Daphne Maugham

10/12/1897 - 01/01/1982

Daphne Maugham nasce a Londra il 18 dicembre del 1897, ma vive infanzia e giovinezza a Parigi, in quanto il padre Charles è addetto all’Ambasciata d’Inghilterra in Francia. Nipote per parte paterna dello scrittore Somerset Maugham, discende per parte materna da una famiglia di pittori: la madre, Mabel Hardy (Beldy), è una raffinata musicista d’arpa e pittrice, figlia del noto artista inglese Heywood Hardy, e pronipote di Sir William Beechey, ritrattista alla corte della regina Vittoria. Si forma in un ambiente familiare culturalmente stimolante.

Daphne si volge sin da giovanissima alla pittura: a sedici anni frequenta l’Académie Ranson, sotto la guida dei simbolisti Paul Sérusier e Maurice Denise e, tra il 1918 e il 1920, del cubista André Lhote all’Académie Notre-Dame des Champs. Espone con gli allievi della Scuola Ranson alla Gallerie Druet. Nel periodo bellico lavora come volontaria in una tipografia componendo e correggendo bozze col metodo Braille per i ciechi di guerra. Dopo l’incontro con la pittrice polacca Mela Muter, inizia a lavorare nel suo studio, apprendendo la tecnica della spatola nella stesura del colore, che utilizzerà spesso in seguito. Nel 1921 espone al Salon d’Automne, vendendo il suo primo quadro La Seine, rappresentata sotto i bombardamenti. Nel 1922 si trasferisce a Londra, dove si diploma alla prestigiosa Slade School of Art della London University.

Nel 1925 compie il suo primo viaggio in Italia, insieme alla madre Beldy, facendo tappa a Torino, dove dal novembre del ’24 è arrivata da Parigi la diciassettenne sorella Cynthia, allieva di Alexandre e Clotilde Sakharoff, impegnata, con i suoi maestri, a dare lezioni di danza a Cesarina Gualino e alle sue amiche e ad organizzare i primi balletti nel Teatrino di via Galliari e nel Teatro di Torino. Daphne, dopo aver visto il ritratto che Casorati aveva fatto alla sorella, è interessata a entrare nella sua scuola, che inizierà a frequentare dal 1926 e, da allora, Torino diverrà la sua città.

Nel 1929 espone alla Galleria Milano e alla Galleria Pesaro, sempre a Milano, con Casorati e altri suoi allievi, un nutrito gruppo di opere; l’anno dopo alla Galleria Valle a Genova.

Gli anni seguenti, contrassegnati dal matrimonio con il suo maestro nel 1931 e dalla nascita del figlio Francesco nel 1934, la vedono impegnata in numerose esposizioni pubbliche, alcune di prestigio internazionale, quali la Biennale di Venezia (dal 1928 al 1940 e, nel dopoguerra, nel 1948 e nel 1950); la mostra annuale del Carnegie Institute, Pittsburg (dal 1928 al 1939); la Quadriennale di Roma (dal 1935 al 1948, e ancora nel 1959 e nel 1965); 50 Years of Women Painters and Sculptors, W.I.A.C, London 1950; Pittori d’oggi Francia-Italia, Torino 1953; Arte moderna in Italia 1915/1935, Palazzo Strozzi, Firenze 1967; Torino fra le due guerre GAM, Torino 1978. Numerose le mostre personali negli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, tra queste si segnalano quelle alle Gallerie Genova e San Matteo, con Felice Casorati, a Genova; Galleria La Bussola, Galatea, Narciso, Il Settebello, a Torino; Gallerie Spotorno e Gian Ferrari, a Milano; Galleria Alla Saletta, a Modena; Galleria Del Vantaggio, a Roma. Tra le collettive a Londra, si segnala la sua presenza all’Exhibition of Contemporary Italian Painting, Redfern Gallery con testo di Lionello Venturi, 1946 e alla Franco-Italian Exhibition, Wertheim Gallery, 1948.

Dopo la sua morte nel 1982, sue opere sono state esposte nelle mostre: Arte in due. Coppie di artisti in Europa 1900-1945 a Palazzo Cavour, Torino 2003, Artiste in Italia nel ventesimo secolo nel Palazzo Mediceo, Seravezza 2004, L’Arte delle Donne dal Rinascimento al Surrealismo, a Palazzo Reale, Milano 2008, .

Tra gli omaggi più importanti che le sono stati dedicati dopo la sua morte nel 1982, va ricordata la retrospettiva tenutasi all’Archivio di Stato di Torino nel 2004, promossa dalla Regione Piemonte, a cura di Mirella Bandini, quella della Città di Imperia nel 2009, a Villa Faravelli, a cura di Leo Lecci e Daniela Lauria, la personale, con testo di Mariachiara Donini, alla Galleria dell’Incisione a Brescia, 2009, e a Villa Vallero, Rivarolo Canavese, a cura di P. Mantovani nel 2011, Daphne Maugham e Francesco Casorati – Un incontro di vita ed arte III. Le sue opere sono state esposte nel 2018 alla Fondazione Prada di Milano nella mostra “Post Zang Tumb Tuum Art Life Politics Italia 1918-1943”, e al Museum Folkwang di essen in Germania nella mostra “Unheimlich Real, Italianische Malerei der 1920er Jahre”.

Elenco mostre correlate a Daphne Maugham

Galleria Del Ponte, Torino
dal 13 marzo al 24 aprile 2015 Dalla presentazione della mostra di Pino Mantovani: “Quanto a Nella Marchesini, prima allieva di Felice Casorati, la definizione più convincente è ancora quella che ne ha dato una scrittrice lirica come Lalla Romano, che l’aveva incontrata proprio nella scuola del maestro: Non sempre i poeti sono figure poetiche. […]